Eredità Agnelli, ok dalla Procura a un anno di lavori socialmente utili per John Elkann

John Elkann, presidente di Stellantis e Ferrari, nonché amministratore delegato di Exor - la holding di casa Agnelli a cui fa riferimento la Juventus - ha raggiunto un accordo con la Procura per chiudere la vicenda fiscale legata all’eredità della nonna, Marella Caracciolo. Secondo quanto riferito dall'agenzia Reuters, Elkann verserà insieme ai fratelli, Lapo e Ginevra, 183 milioni di euro al fisco e svolgerà un anno di lavori socialmente utili, ponendo così fine all’indagine penale a suo carico per presunta frode fiscale.
La somma concordata, riferita a un patrimonio stimato in circa 800 milioni di euro, chiuderebbe ogni pendenza legata al contenzioso con l’Agenzia delle Entrate. I magistrati hanno inoltre chiesto l’archiviazione del procedimento penale nei confronti di Lapo e Ginevra, mentre per John Elkann vi sarebbe ancora da definire l’istituzione presso cui svolgere i lavori: tra le ipotesi vi sarebbero anche un centro anziani o una struttura di assistenza ai tossicodipendenti.
La Procura avrebbe dato il proprio assenso all’intesa, che ora dovrà essere ratificata dal tribunale. Già lo scorso luglio un portavoce della famiglia Elkann aveva fatto riferimento a un accordo con il fisco, senza però entrare nei dettagli. La vicenda si inserisce in una più ampia disputa ereditaria che vede contrapposta Margherita Agnelli, madre di John, Lapo e Ginevra, ai tre figli maggiori. La causa civile mira a rimettere in discussione gli accordi sottoscritti nel 2004 dopo la morte di Gianni Agnelli, storico presidente della Fiat e figura simbolo del boom economico italiano. Lo scorso anno, nell’ambito delle indagini, il Tribunale di Torino aveva disposto il sequestro di beni per quasi 75 milioni di euro a carico di cinque persone, compresi i fratelli Elkann.
